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Scheda tecnica:
Cipollino Cremo Tirreno

Marmi e Pietre della Versilia
Dalle Alpi Apuane della Versilia sono estratti marmi preziosi che, lavorati nelle aziende industr

iali e nei laboratori del piano, vanno poi ad impreziosire palazzi governativi, chiese, musei e parchi pubblici della comunità internazionale. Proseguiamo con la pubblicazione delle schede descrittive dei materiali lapidei della Versilia che hanno fatto la storia economica e sociale del nostro territorio. Vediamo la loro descrizione, le applicazioni, la provenienza e la storia.

Scheda tecnica realizzata con  il contributo del geologo Sergio Mancini.
Foto gentilmente concesse dall’azienda associata a Cosmave, Cecconi Pietro srlu.

NOME TRADIZIONALE Cipollino Cremo Tirreno
NOME PETROGRAFICO Calcescisto
COLORE Calcescisto di colore verde chiaro caratterizzato dall’alternanza di lamine sub-millimetriche verdi e bianche ad andamento sub-parallelo, con locale presenza di noduli bianchi pluricentimetrici.

DATI SULLE CARATTERISTICHE GEOLOGICHE E TECNICHE
Il Cipollino Cremo Tirreno, pregiato calcescisto dell’Alta Versilia.
Le caratteristiche strutturali del Calcescisto della Gufonaglia sono collegate ad aree variamente deformate del versante nord orientale del Monte Freddone in un settore dove si ritrovano aree con tettonica anche di “taglio” tra le strutture di Arni, della Tambura e del Monte Corchia che ha contribuito al miglioramento geomeccanico della roccia, localmente provvista di un’alto recupero minerario e da un disegno ornamentale molto gradevole.  Queste zone sono da alcuni anni e in tempi molto recenti in revisione geologica di dettaglio rappresentando un’importante area di congiunzione tra Alpi Apuane settentrionali e meridionali.
Nonostante queste ottime caratteristiche geostrutturali, confermate anche dalle indicazioni delle cartografie e cataloghi regionali, da alcuni anni questo giacimento è stato incomprensibilmente escluso per motivi ambientali e paesaggistici penalizzanti dalle attuali aree contigue di cava del gruppo montuoso , sebbene se ne prevede una sua prossima reintroduzione data l’elevata qualità e singolarità della cava.
I valori di resistenza a compressione del materiale sono certificati dai cataloghi regionali in 74,2 MPa con una variazione di 7,0 MPa;  questi dati indicano una ottima resistenza media cautelativamente stimata in difetto, tipica di calcescisti e rocce calcaree silicee.  La resistenza a flessione in condizioni naturali e’ di 16,2 MPa mentre dopo i cicli di gelività i valori , comunque di buon livello scendono a circa 12,2 MPa. Tali indicazioni, associati a valori di porosità aperta dello 0,6% e assorbimento di acqua dello 0,20% , indicano il Cremo Tirreno con caratteristiche strutturali equivalenti o anche superiori a quelle del vicino Cipollino Classico. Dati precedenti in normativa UNI oggi non più valida si confermavano dati di resistenza a compressione di 1247 kg/cmq, che si riducono a 1074 kg/cmq. dopo cicli di gelività, rottura a flessione 146,25 Kg/cmq. e coefficiente di imbibizione 0,13%, indicativo di materiale compatto e di notevole resistenza. Come tutti questi litotipi estratti attivamente anche in Garfagnana (Cipollino Ondulato, Cipollino di Gorfigliano) le caratteristiche estetiche e fisico meccaniche vengono ulteriormente migliorate con opportuna resinatura in sede del ciclo di trasformazione in lastre e semilavorati.

PROVENIENZA E CENNI STORICI
Il giacimento con cave di calcescisti del territorio di Puntato dove si estrae il Cipollino Cremo Tirreno ha contribuito, assieme alle limitrofe cave del Cipollino Classico, descritte nello scorso numero e situate nel comune di Stazzema presso Isola Santa, alla diffusione di questa varietà merceologica soprattutto nel periodo ricompreso tra gli anni ’70 del secolo scorso e il 2010, con un’attuale attività sospesa e con produzioni sempre caratterizzate da produzioni limitate ma di grande pregio e con ampia filiera storico-culturale, testimoniata nel tempo da varie pubblicazioni  (Pandolfi, 1989; Cataloghi del 2010 The Tuscan Marble Identities, Regione Toscana-IMM). Si tratta in pratica di un metacalcare dal fondo giallastro ricco di fillosilicati con definizione petrografica di “calcescisto policromatico con struttura a bande”. Questo materiale, scoperto dal mercato più tardi rispetto ai cipollini, è estratto dalla cava “Gufonaglia” situata lungo la sponda sinistra orografica del Canale delle Fredde, a non lontana distanza dal paese di Isola Santa e nel territorio del comune di Stazzema, collegandosi con strade di montagna anche al vicino Alpeggio storico di Col di Favilla, paese abitato fino al 1950 e oggi frequentato stagionalmente.

APPLICAZIONI – PAVIMENTI, RIVESTIMENTI PER INTERNI ED ESTERNI, DESIGN

Harrod’s Londra

La cava  èstata aperta dal 1975 ed è tuttora gestita dalla Cave Cecconi srl (ex Cecconi Pietro & C snc). Importanti applicazioni all’estero del calcescisto sono state l’impianto delle decorazioni di colonne per il palazzo del Parlamento australiano a Canberra e i pavimenti e rivestimenti di alberghi della catena Fourati a Parigi e in Tunisia.  Il materiale, spesso in accoppiamento con il Cipollino Classico, è spesso utilizzato in molte realizzazioni ornamentali di pregio, anche per colonne e architettura civile (piscine, pavimentazioni a macchia aperta).
Altre applicazioni recenti sono state quelle per rivestimenti dell’ospedale Padre Pio a S.Giovanni Rotondo e per alcune stazioni della Metropolitana di Napoli. Nel 1983-1984 il Cremo Tirreno viene utilizzato in notevoli quantità per le pavimentazioni di uffici pubblici in Bulgaria e durante gli anni ’80 del secolo scorso se ne conoscono realizzazioni per la base militare NATO di Sigonella in Sicilia.
Il materiale, localmente molto noto, e’ rientrato negli elenchi e cataloghi più recenti della IMM-Toscana Promozione “The Tuscan Marble Identities” del 2010 , con normativa UNI-EN.

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